Convegno a Caprera
Il 2 e 3 settembre 2022 nell’incantevole cornice del Compendio Garibaldino di Caprera si è tenuto il convegno dedicato alla figura di Giuseppe Garibaldi a 140 anni dalla morte, con un titolo emblematico e affascinante: L’isola da rifugio a centro propulsivo di idee e azioni. Riflessioni a 140 anni dalla morte di Giuseppe Garibaldi.
L’iniziativa organizzata dalle sezioni di La Maddalena e Cagliari dell’ANVRG, in collaborazione con i musei garibaldini, si è articolata in due giornate di studio che si sono concretizzate con la presenza di numerosi studiosi, spesso giovani, che hanno presentato le proprie riflessioni sul tema.
La prima giornata, moderata da Antonello Tedde, presidente della sezione ANVRG di La Maddalena, è iniziata con i saluti istituzionali, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura del Comune di La Maddalena, Gian Vincenzo Belli, del direttore dei Musei Garibaldini, dott. Luciano Cannas, e della presidente onoraria dell’ANVRG, Annita Garibaldi Jallet.
Si sono poi susseguite le relazioni dei primi tre studiosi. Giampaolo Salice, professore associato dell’Università di Cagliari, ha presentato una relazione intitolata: La conquista delle isole intermedie: una rivoluzione sociale, offrendo l’opportunità di un’introduzione al tema dell’appartenenza di Garibaldi a Caprera, della scelta di risiedere nell’isola in pianta stabile e di creare proprio lì casa e attività. Non un esilio, ma una scelta ponderata.
A seguire la relazione del prof. Christian Rossi, dell’Università degli Studi di Cagliari, Garibaldi e la diplomazia britannica. In questo caso lo sguardo si allunga e partendo da Caprera si giunge fino ai luoghi del potere di Londra, con la percezione che gli inglesi hanno di Garibaldi come di un uomo onesto e capace.
La prof.ssa Federica Falchi, dell’Università degli Studi di Cagliari, con la sua relazione intitolata The Times e Caprera ha chiuso la giornata. Il suo intervento ha messo in evidenza come il giornale inglese rappresentasse Garibaldi e Caprera nella seconda metà dell’Ottocento.
Sabato 3 settembre la giornata si è aperta con la presentazione della sezione poster. Il dott. Roberto Ibba, assegnista dell’Università di Cagliari, ha presentato un poster incentrato sulla figura del garibaldino Gaetano Semenza e sul suo rapporto con la Sardegna, mentre la dott.ssa Emanuela Locci, assegnista presso l’Università degli Studi di Torino ha presentato i risultati di una ricerca che vede Garibaldi impegnato sul fronte della parità di genere in ambito massonico.
La sessione è poi continuata, con la prof.ssa Federica Falchi nel ruolo di moderatrice dei relatori che si sono susseguiti, ad iniziare dal prof. Paolo Carta, Università degli Studi di Trento, che ha presentato una relazione su Garibaldi e il mito dell’insularità negli Stati Uniti e mettendo in evidenza come “Nelle ricerche sulle isole, Garibaldi ci ha guidato dimostrando come una piccola realtà come Caprera possa diventare centrale nella storia globale”.
La dott.ssa Alice De Matteo, dell’Università degli Studi di Salerno, ha parlato nella relazione Da Caprera all’Unione panlatinadel tentativo insurrezionale repubblicano nell’Europa mediterranea tra il 1863 e il 1864. La sua relazione si può sintetizzare con la frase: “L’interesse per le teorie federaliste renderà possibile l’incontro tra repubblicani fiorentini e spagnoli in una prospettiva di federalismo europeo. Garibaldi si interessa della questione e Caprera diventa centrale come luogo di incontro per i repubblicani europei”, che ripropone la centralità dell’isola.
Il panel si è concluso con la relazione, presentata dal dott. Andrea Spicciarelli, Direttore dell’Ufficio Storico ANVRG, intitolata La nave come veicolo di ideali ed educazione politica nel giovane Garibaldi, in cui si sottolinea come la dimensione marittima di Garibaldi fosse complementare a quella della sua permanenza a Caprera.
Emanuela Locci ha chiuso i lavori di questa due giorni, con un auspicio: “Questa non può essere una chiusura ma una nuova apertura. Ci sono giovani generazioni di studiosi che stanno studiando aspetti inediti di Garibaldi. Dobbiamo lavorare per divulgare e fare conoscere la storia di Garibaldi in modo innovativo”.
Emanuela Locci, ANVRG Cagliari